Si pubblica la recentissima sentenza del Consiglio di Stato, n. 2531/2017 del 29.05.2017, con la quale è stato rigettato il ricorso in appello proposto dal disciolto Consorzio e dalla Soc. Montana Nuova, avverso gli atti istitutivi del Consorzio Stradale.
La sentenza è di rilevante importanza, poiché, oltre a confermare definitivamente la legittimità del Consorzio Stradale, afferma e riprova ulteriormente:
– che le strade di Marsia sono ad uso pubblico, come già accertato dal TAR per l’Abruzzo, sentenza n. 230/03 e dallo stesso Consiglio di Stato, sentenza n. 6197/2014;
– che oltre alle attività istituzionali obbligatoriamente attribuite ai Consorzio Stradali, agli stessi posso essere assegnati compiti più ampi, purché risultanti dagli atti costitutivi e dallo statuto e che, trattandosi di servizi pubblici, essi rientrano evidentemente nelle attività istituzionali del Comune di Tagliacozzo e sono pertanto connessi alla natura e agli scopi del Consorzio Stradale in esame ;
– con riferimento alla sentenza del Consiglio di Stato n. 6197/14, si conferma che il disciolto Consorzio non può pretendere di costruire la rete fognaria interna su beni immobili sui quali non può vantare alcun titolo, non essendo possessore, ma al più detentore di fatto illegittimo.
Un altro tassello importante si aggiunge in favore di Marsia e dei proprietari, a conferma dell’operato e dell’impegno degli enti pubblici.
