La lunga battaglia è giunta al termine.
Il Tribunale di Roma, con la sentenza n. 16929 del 18.6.2012, depositata il 10.9.2012, ha espressamente dichiarato che il Consorzio di Marsia si è sciolto ai sensi dell’art. 2 dello Statuto del Consorzio stesso e ha inibito agli amministratori del disciolto Consorzio di Marsia il compimento di nuove operazioni.
Questa sentenza fa giustizia di tante mistificazioni e falsità che gli amministratori del Consorzio di Marsia hanno propinato nel corso di questi lunghi anni contro le amministrazioni pubbliche (Comune di Tagliacozzo, Amministrazione Separata della Montagna Curio e Consorzio Stradale Permanente di Marsia) e contro i consorziati che coraggiosamente hanno contrastato il prepotere e l’arroganza di questi signori.
Il Tribunale di Roma, infatti, ha definitivamente chiarito che nessuno “può pretendere di comprimere l’integrità delle funzioni e dei poteri che istituzionalmente competono al Comune di Tagliacozzo, unitamente all’Amministrazione Separata della Montagna Curio (frazione di Roccacerro), nel fornire servizi di pubblica utilità nel comprensorio di Marsia“.
Questa sentenza rappresenta, dunque, il vittorioso punto di arrivo di un contenzioso lungo, aspro e complesso, ma costituisce anche il punto di partenza per un nuovo slancio del processo di sviluppo di Marsia, condotto dalle amministrazioni pubbliche, e dal Consorzio Stradale in primo luogo, cui tutti i consorziati sono tenuti, senza riserve e senza tentennamenti, a concorrere.
La partecipazione convinta e costante al percorso avviato con la costituzione del Consorzio Stradale, e con essa il pagamento tempestivo e integrale delle quote consortili deliberate dall’Assemblea Generale dei consorziati, costituiscono infatti elementi ineludibili per la buona riuscita di quel processo.
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Sentenza del Tribunale di Roma n. 16929/2012
